Sono disponibili per il download i risultati dell'indagine commissionata da Confindustria Assoimmobiliare a SWG, un istituto di ricerca. L'indagine aveva l'obiettivo di esaminare la percezione degli italiani sui potenziali impatti sul mercato immobiliare della recente Direttiva UE sull'efficienza energetica degli edifici.

PUNTI PRINCIPALI

  • Una significativa percentuale di potenziali acquirenti di casa (56%) preferisce abitazioni di classe energetica A, mentre il 55% afferma di non voler acquistare abitazioni con bassa efficienza energetica, classificate da E a G, anche se fossero meno costose.
  • Secondo il 67% degli intervistati, l'offerta di abitazioni efficienti dal punto di vista energetico in Italia è insufficiente. Il 71% ritiene che tutte le nuove case dovrebbero essere di classe A.
  • Due terzi degli italiani (67%) temono una forte svalutazione delle case con bassa efficienza energetica nei prossimi anni. Inoltre, ritengono che sarà più costoso ristrutturare tali abitazioni (66%) e che l'interesse per l'acquisto di case con bassa classe energetica diminuirà (59%).
  • Il 60% degli intervistati prevede l'introduzione di incentivi per la ristrutturazione delle case o la costruzione di nuove abitazioni di classe A.
  • Tra i proprietari di case con bassa classe energetica, un notevole 42% è disposto a ristrutturare la propria abitazione per migliorarne l'efficienza, mentre l'11% è disposto a venderla per acquistarne una di classe A. Tuttavia, un 47% sceglie di rimanere nella propria casa, nonostante la potenziale svalutazione e l'aumento dei costi energetici, principalmente a causa dell'impossibilità economica di acquistare una nuova casa o di affrontare una ristrutturazione di grande entità.
  • Secondo il 58% degli intervistati, la Direttiva UE rappresenta una grande opportunità per il rinnovo del patrimonio residenziale italiano. Per il 56%, potrebbe essere l'occasione per la rigenerazione di aree urbane attualmente degradate.

Fonte: Confindustria Assoimmobiliare

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